Il segno di Rodcenko in rassegna al Lac
In mostra al Lac fino all'8 maggio le opere di un rivoluzionale dello stile, design, grafica e arte internazionale, partito dall'esperienza del realismo sovietico per arrivare ad innovare lo stile della sua epoca, al di là della divisione in blocchi.

Esponente di punta dell’avanguardia russa Aleksandr Rod?enko
(1891–1956) rivoluzionò il mondo della grafica, del design, della
fotografia.
Attraverso le più di trecento opere in mostra fra stampe vintage, fotomontaggi, riviste e manifesti dell’epoca, nella mostra al Lac aperta fino all'8 maggio, è possibile cogliere appieno la forza di questo innovatore e apprezzare il carisma che esercitò tanto sui colleghi artisti che sui letterati, i registi, gli intellettuali che furono suoi compagni di strada.
Dai fotomontaggi realizzati per il poema Pro Eto di Vladimir Majakovskij, alle copertine della rivista Novi Lef, punto di riferimento dell’intelligentia rivoluzionaria, ai manifesti cinematografici e alle illustrazioni per libri, le opere testimoniano collaborazioni e amicizie restituendo non solo una personalità creativa, ma lo spirito di un momento irripetibile nella storia del secolo trascorso. In ambito fotografico Rod?enko documentò attraverso gli straordinari ritratti, le immagini di panorami urbani e architetture, i reportage in fabbriche e cantieri, gli uomini e lo spirito di un’epoca di grandi speranze e altrettanto grandi contraddizioni.
Soprattutto, Rod?enko sovvertì le regole della ripresa: le sue inquadrature caratterizzate da punti di vista inediti, da spigoli e diagonali, sono oggi la testimonianza più pura del desiderio di aggiornamento dell’arte e del mondo stesso che ha animato gli artisti dell’avanguardia sovietica. Completano il percorso tre Costruzioni spaziali, sculture aeree ottenute componendo forme geometriche elementari, interessantissimo esempio di opera costruttivista, ottenuta cioè mutuando i principi logici e produttivi propri
Attraverso le più di trecento opere in mostra fra stampe vintage, fotomontaggi, riviste e manifesti dell’epoca, nella mostra al Lac aperta fino all'8 maggio, è possibile cogliere appieno la forza di questo innovatore e apprezzare il carisma che esercitò tanto sui colleghi artisti che sui letterati, i registi, gli intellettuali che furono suoi compagni di strada.
Dai fotomontaggi realizzati per il poema Pro Eto di Vladimir Majakovskij, alle copertine della rivista Novi Lef, punto di riferimento dell’intelligentia rivoluzionaria, ai manifesti cinematografici e alle illustrazioni per libri, le opere testimoniano collaborazioni e amicizie restituendo non solo una personalità creativa, ma lo spirito di un momento irripetibile nella storia del secolo trascorso. In ambito fotografico Rod?enko documentò attraverso gli straordinari ritratti, le immagini di panorami urbani e architetture, i reportage in fabbriche e cantieri, gli uomini e lo spirito di un’epoca di grandi speranze e altrettanto grandi contraddizioni.
Soprattutto, Rod?enko sovvertì le regole della ripresa: le sue inquadrature caratterizzate da punti di vista inediti, da spigoli e diagonali, sono oggi la testimonianza più pura del desiderio di aggiornamento dell’arte e del mondo stesso che ha animato gli artisti dell’avanguardia sovietica. Completano il percorso tre Costruzioni spaziali, sculture aeree ottenute componendo forme geometriche elementari, interessantissimo esempio di opera costruttivista, ottenuta cioè mutuando i principi logici e produttivi propri