I 501 anni di Marignano, l'ultima battaglia degli svizzeri
Si celebrerà a San Giuliano Milanese, a partecipazione delle autorità federali, il cinquecententunesimo anniversario della battaglia di Marignano, l'ultima a cui partecipò ufficialmente truppe della confederazione

13-14 Settembre 1515, 13-14 settembre 2016, nella località chiamata Piana dei Giganti, a
Zivido, provincia di Milano, si celebrerà la commemorazione del più
truculento episodio di guerra del rinascimento. La Battaglia di Marignano, episodio della guerra per l'Italia di inizio
500 che ha visto la partecipazione degli eserciti di Francia, Repubblica
di Venezia, Confederazione Elvetica e Ducato di Milano.
Un po' di storia:
Obbiettivo dello scontro: il dominio sul Ducato di Milano e delle terre limitrofe.
I Francesi di Francesco I riescono a convergere sulle rive del Lambro, a pochi passi da Melegnano, con un esercito di 55.000 uomini tra Francesi, Lanzichenecchi, Balestrieri Guasconi, Baschi e Veneti. A sostegno portano con se’ 70 cannoni.
A difesa del Ducato di Milano, una truppa di 20.000 svizzeri, ben addestrati, anche se in netta inferiorità numerica, riesce a prende di sorpresa l'accampamento francese, impadronendosi di alcuni pezzi d'artiglieria e riuscendo persino a ferire Francesco I.
E’ una vittoria che dura soltanto poche ore. La mattina del giorno seguente, i veneti di Bartolomeo D'Alviano, arrivando con 12.000 unità, prendono alle spalle gli svizzeri e rovesciano l'esito della battaglia.
“La terra è tinta di rosso”. Durante il massacro persero la vita oltre 22000 uomini, di cui 14000 svizzeri.
Marignano oggi
Nel piccolo borgo di Zivido di San Giuliano Milanese, il rumore delle armi riecheggia lontano, come un ricordo perduto.
Nella piccola chiesetta sono ancora presenti le ossa dei francesi morti in battaglia; il teatro di guerra è diventato terreno per quartieri residenziali e parchi in cui ora i bambini giocano.
Un week end di rievocazioni
Nel programma messo a punto dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l'Associazione Culturale Zivido e il Comitato Cultura Locale di San Giuliano Milanese, sono previste mostre, spettacoli, conferenze e visite guidate, oltre al consueto appuntamento con il corteo storico che attraverserà le vie del borgo
Una rievocazione commemorativa importante per gli elvetici, dicevamo, l’ultima in cui dei combattenti hanno avuto il diritto di portare la bandiera della confederazione. Nei secoli seguenti, i soldati provenienti dalla svizzera sono stati semplicemente considerati temibili mercenari senza bandiera, tenendo fuori ufficialmente lo “stato” sulle alpi da 500 anni di “inutili stragi”.
Davide Gurgone
Un po' di storia:
Obbiettivo dello scontro: il dominio sul Ducato di Milano e delle terre limitrofe.
I Francesi di Francesco I riescono a convergere sulle rive del Lambro, a pochi passi da Melegnano, con un esercito di 55.000 uomini tra Francesi, Lanzichenecchi, Balestrieri Guasconi, Baschi e Veneti. A sostegno portano con se’ 70 cannoni.
A difesa del Ducato di Milano, una truppa di 20.000 svizzeri, ben addestrati, anche se in netta inferiorità numerica, riesce a prende di sorpresa l'accampamento francese, impadronendosi di alcuni pezzi d'artiglieria e riuscendo persino a ferire Francesco I.
E’ una vittoria che dura soltanto poche ore. La mattina del giorno seguente, i veneti di Bartolomeo D'Alviano, arrivando con 12.000 unità, prendono alle spalle gli svizzeri e rovesciano l'esito della battaglia.
“La terra è tinta di rosso”. Durante il massacro persero la vita oltre 22000 uomini, di cui 14000 svizzeri.
Marignano oggi
Nel piccolo borgo di Zivido di San Giuliano Milanese, il rumore delle armi riecheggia lontano, come un ricordo perduto.
Nella piccola chiesetta sono ancora presenti le ossa dei francesi morti in battaglia; il teatro di guerra è diventato terreno per quartieri residenziali e parchi in cui ora i bambini giocano.
Un week end di rievocazioni
Nel programma messo a punto dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l'Associazione Culturale Zivido e il Comitato Cultura Locale di San Giuliano Milanese, sono previste mostre, spettacoli, conferenze e visite guidate, oltre al consueto appuntamento con il corteo storico che attraverserà le vie del borgo
Una rievocazione commemorativa importante per gli elvetici, dicevamo, l’ultima in cui dei combattenti hanno avuto il diritto di portare la bandiera della confederazione. Nei secoli seguenti, i soldati provenienti dalla svizzera sono stati semplicemente considerati temibili mercenari senza bandiera, tenendo fuori ufficialmente lo “stato” sulle alpi da 500 anni di “inutili stragi”.
Davide Gurgone