Francesco Cortesi, liutaio d'arte
Francesco Cortesi vive a Poschiavo, e la sua arte è quella del liutaio, un’attività molto particolare e delicata, che comprende la costruzione e il restauro di strumenti a corda, ad arco e a pizzico. È un’arte e una tecnica artigianale, che dall’epoca classica della liuteria è giunta fino ai giorni nostri quasi immutata.

La denominazione liutaio proviene dalla parola liuto, strumento musicale di origine orientale, a corde pizzicate. È stato importato in Europa durante il Medioevo e raggiunse la massima notorietà attorno al Sedicesimo secolo.
Francesco
Cortesi a Poschiavo rende viva l'arte di costruire questi strumenti di suono.
Ma come si costruisce un violino?
La cassa dello strumento consiste in una tavola armonica di abete rosso nella parte superiore, mentre per quella inferiore si usa l’acero; ambedue leggermente bombate e unite da fasce di legno d’acero curvato.
All’interno della cassa è situata la cosiddetta catena, un listello in legno di abete, lavorato e sagomato in modo che aderisca perfettamente; ha la funzione di distribuire pressioni e vibrazioni, generate dalle corde tese.
Nella cassa armonica viene posizionato il manico in legno di acero, dove vengono sistemate le corde, le quali si appoggiano su una lamina verticale. Il lavoro è ovviamente molto più complesso di quanto descritto; il tutto necessita di una particolare attenzione, nonché sensibilità nelle mani e nella percezione dei suoni. Un altro particolare, che richiede conoscenza ed esperienza, è l’acquisto del legno, che deve essere a lunghissima stagionatura; nella costruzione di violini più è vecchio e più acquista pregio.
L’ultimo atto è quello della verniciatura ed è anche il più difficile nella costruzione di violini. Infatti se non è ottimale potrebbe rovinare lo strumento, sia dal lato estetico che sonoro. Per confezionare un violino, artigianalmente e a regola d’arte, occorrono all’incirca duecentocinquanta ore di lavoro.
Il liutaio che viene sempre citato e riconosciuto universalmente come uno dei migliori di tutti i tempi, è Antonio Stradivari (Cremona 1644-1737). Gli esemplari di quella fattura, ancora presenti al mondo, costano un occhio della testa, si parla di alcuni milioni.
Francesco Cortesi inizialmente ha conseguito la professione di falegname, in Valtellina e Ticino, dopodiché ha seguito due anni di scuola di liuteria, nel prestigioso laboratorio Bottega di Parma, ottenendo delle splendide note:
– disegno e progettazione di tre violini e un violoncello, ottimo;
– costruzione degli strumenti suddetti in tutte le loro parti, ottimo;
– verniciatura degli strumenti, ottimo;
– qualità acustica degli strumenti, ottimo.
Ovviamente la valutazione finale complessiva è ottimo; corso concluso con successo!
Auguriamo al Stradivari poschiavino tante soddisfazioni e successi in questa sua attività artistico-artigianale.
Remo Tosio