Il mondo danza in Svizzera grazie al Dance Festival Steps organizzato dal Percento Culturale Migros
La Candoco Dance Company al Dance Festival Steps: straordinari danzatori disabili e non sul palco del LAC di Lugano.

La coreografia di Trisha Brown fece il suo debutto nel 1983 alla Brooklyn Academy of Music a New York, e rimane, dopo tanti anni, il lavoro che identifica la compagnia di danza e che ha confermato Trisha Brown come una personalità di spicco nella coreografia astratta. La Candoco Dance Company è parte integrale del processo creativo e del risultato finale della creazione di Set and Reset/Reset. Questa particolare coreografia prevede sia una sequenza esatta di passi e movimenti, sia un processo estensivo di improvvisazione, sotto la guida delle istruzioni di Abigail Yeger, membro dell’originaria compagnia di danza della Brown, che dava le stesse istruzioni ai suoi danzatori: semplicità, istinto, rimanere border-line e lavorare con il visibile e l’invisibile, per arrivare a formazioni ritmiche e fluide che sono sempre diverse e innovative, e incantano gli spettatori grazie alla non ripetitività.
Il Notturnino di Thomas Hauert è un altro pezzo, del 2014, di avanguardia sperimentale, dove il ballerino e coreografo svizzero, formatosi all’Accademia di Danza di Rotterdam, prendendo ispirazione dal documentario Tosca’s Kiss, il Bacio di Tosca, un filmato commovente che segue le vite di cantanti d’opera in pensione che vivono alla casa Verdi di Milano, fa danzare l’intera compagnia, in un dialogo alle volte toccante, alle volte giocoso, sulla vecchiaia, la vanità e la vulnerabilità umane.
Utilizzando al colonna sonora del film, il pezzo è inframmezzato da brani di conversazioni, ricordi e grandi lavori d’opera eseguiti dagli anziani cantanti. Attraverso lo humor e il melodramma, Notturnino è un pezzo fortemente nostalgico, che esplora la fragilità della condizione umana. Anche questo pezzo di Hauert prevede molta improvvisazione da parte dei danzatori della Candoco Company, e ciò conduce a un’esperienza realmente unica per ciascuna performance, mai ripetitiva.
Insomma, un cartellone doppio che promette grandi coreografie e performance emotivamente coinvolgenti per coinvolgere il pubblico del festival di danza, e la Candoco Dance Company, ritenuta la compagnia del “We can do it”, offre un’ampia diversificazione, essendo a carattere inclusivo, formata da sette elementi di cui tre disabili.