Festival Organistico Magadino: riparte una lunga storia
Oggi alle 20.30 con un concerto di Guy Bovet all’organo accompagnato dal violoncello di Sebastien Singer si apre il Festival organistico di Magadino, l’ennesima tappa di una lunga storia e tradizione che ripercorriamo

Sabato 22 giugno 1963, Magadino e la sua chiesa parrocchiale ospitano per la
prima volta il Festival organistico: Marcel Dupré, in uno degli ultimi suoi
concerti, apre la rassegna davanti ad un pubblico attento. Erano ancora i tempi
in cui si andava a concerto con l'abito buono e nelle chiese non si applaudiva.
Per supplire alla mancanza di applausi durante il concerto, partì proprio da
Magadino l'idea di accogliere calorosamente gli interpreti sul sagrato della
chiesa a concerto terminato. Anche l'atmosfera della chiesa risentiva di questa
austerità: i pezzi venivano annunciati con cartelli portati da bambini vestiti
da chierichetti.
Lo strepitoso successo di quella prima edizione fece si che gli organizzatori
trovassero la motivazione e lo stimolo per continuare l'avventura che dura
ormai da quasi 50 anni.
Pur con l'impegno di una grossa organizzazione, con l'ansia delle cose che
funzionavano soltanto all'ultimo momento, con le preoccupazioni di far quadrare
l'esigenza artistica con le disponibilità finanziarie del Festival l'entusiasmo
e la gioia di mantenere nel tempo la manifestazioni non sono mai andati
scemando.
Un piccolo paese, Magadino, un piccolo organo, ma costantemente e
instancabilmente perfezionato e ampliato dal buon ceppo iniziale della
tradizione organaria italiana, un grande Festival, che grazie alla sua
internazionalità e alle incisioni e diffusioni frequenti della RSI è conosciuto
pressoché a livello mondiale.
L'organo Mascioni attualmente è composto da 44 registri e recentemente è stato
dotato di un display che permette di selezionare fino a 999 livelli.
Stasera si ricomincia in “casa”, alle 20.30, con un repertorio ricco presentato da Guy Bovet,
Le serate proseguiranno fino al 19 luglio.