C'è anche uno svizzero che porta i soldi in Italia: falsario in carcere
Un cittadino svizzero è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Frontiera di Luino. Impegnati nell'attività di contrasto dell'immigrazione clandestina, quando l'hanno fermato hanno scoperto che era colpito da un ordine di cattura

Impegnati nell'attività di controllo
per contrastare l'immigrazione clandestina, i poliziotti a Lavena Ponte
Tresa hanno fermato anche uno svizzero. Dopo avere eseguito i necessari
accertamenti, l'uomo è stato portato in carcere. Era stato condannato
dal tribunale.
E' accaduto nella notte tra domenica e lunedì quando gli agenti del settore Polizia di Frontiera di Luino hanno fermato lo svizzero nel corso delle attività di controllo di retro valico, il cosiddetto “velo di sicurezza”, per sottoporlo a controlli.
Dalle verifiche effettuate è emerso che a carico dello svizzero era attivo un mandato di cattura, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, per i reati di falsificazione e spendita di monete o carte di pubblico credito false.
E' accaduto nella notte tra domenica e lunedì quando gli agenti del settore Polizia di Frontiera di Luino hanno fermato lo svizzero nel corso delle attività di controllo di retro valico, il cosiddetto “velo di sicurezza”, per sottoporlo a controlli.
Dalle verifiche effettuate è emerso che a carico dello svizzero era attivo un mandato di cattura, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, per i reati di falsificazione e spendita di monete o carte di pubblico credito false.
Condotto
presso gli Uffici del Settore Polizia di Frontiera di Luino per le
pratiche di rito, è stato in seguito condotto alla casa circondariale di
Varese per scontare la pena di 2 anni e mesi di reclusione e pagare 600
euro di multa.