Salvator Rosa: al M.A.X. di Chiasso lo spirito del barocco
Continua fino al 12 aprile al M.A.X. museo di Chiasso, la mostra dedicata al grande maestro del Barocco Salvator Rosa.

Ricordando i quattrocento anni dalla nascita di Salvator Rosa, dal materiale espositivo del M.A.X esce il ritratto di un artista che rispecchia perfettamente le biografie della sua epoca: una personalità vulcanica, complessa, rissosa, intrisa di carnalità ma allo stesso tempo geniale. Anche se più conosciuto come pittore, poeta o musicista, il M.A.X ha deciso di presentare il Salvator Rosa incisore, presentando un viaggio anche alla riscoperta di quella ormai quasi dimenticata tecnologia artistica, con i disegni preparatori, le preziose matrici in rame e le stampe provenienti dall’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT che è promotore dell’evento con il M.A.X. museo) e da importanti collezioni pubbliche e private. Salvator Rosa trovò un riscontro particolare nel Nord Europa, grazie alle stampe con iconografie inconsuete e satiriche. Questo aspetto, nell’esposizione di Chiasso, è reso ben visibile grazie alla collaborazione con la Stiftung Bibliothek Werner Oechslin di Einsiedeln, prestatrice di volumi e incisioni.
Itinerante fra Napoli, Firenze e Roma, Salvator Rosa espresse con temi storici e mitologici, la filosofia del seicento fra curiosità, meraviglia e ricerca scientifica, esperienza che toccò l’aspetto alchemico e magico. L’artista si espresse anche in musica, creando le “Satire” (parzialmente pubblicate postume). Fra le opere principali esposte in mostra: Nellostudio di Apelle, La Caduta dei Giganti, La Morte di Attilio Regolo, Il Sogno di Enea, Democrito e le enigmatiche figure di soldato oltre alle rappresentazioni di grandiose battaglie che lo resero celebre.
All’esposizione del M.A.X. museo è stato affiancato un ciclo di conferenze sull’artista e l’epoca barocca realizzato con il Circolo “Cultura, insieme” di Chiasso.
Itinerante fra Napoli, Firenze e Roma, Salvator Rosa espresse con temi storici e mitologici, la filosofia del seicento fra curiosità, meraviglia e ricerca scientifica, esperienza che toccò l’aspetto alchemico e magico. L’artista si espresse anche in musica, creando le “Satire” (parzialmente pubblicate postume). Fra le opere principali esposte in mostra: Nellostudio di Apelle, La Caduta dei Giganti, La Morte di Attilio Regolo, Il Sogno di Enea, Democrito e le enigmatiche figure di soldato oltre alle rappresentazioni di grandiose battaglie che lo resero celebre.
All’esposizione del M.A.X. museo è stato affiancato un ciclo di conferenze sull’artista e l’epoca barocca realizzato con il Circolo “Cultura, insieme” di Chiasso.
02 marzo 2015